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IL M° MAURO ZIGLIOLI

La vita del prof. Mauro Ziglioli, quasi per intero spesa per la musica e per la scuola, è stata improvvisamente stroncata il 4 Agosto 2010, in un incidente stradale durante una vacanza in Francia.

Per quarant’anni Mauro è stato organista della Basilica di S. Lorenzo in Mortara e, insieme con il Prof. Santino Invernizzi, ha ricoperto anche il ruolo di Direttore artistico della Corale Laurenziana.

Nato a Mortara il 20 Gennaio 1951, fu voce bianca della “Schola Cantorum” di S. Lorenzo, insieme all’amico Santino, dal 1958 al 1964, sotto la direzione dei curati Don Giancarlo Forti e don Ermete Rolandi, prima, e di Don Piero Maggi, poi.

Dopo gli studi superiori presso l’ Istituto Tecnico Industriale “Omar” di Novara e il conseguimento del diploma di Perito Elettronico, si fece sempre più chiara e consapevole in lui la vocazione a proseguire gli studi universitari per diventare insegnante. Si iscrisse così alla Facoltà di Matematica presso l’Università di Pavia e raggiunse l’agognato traguardo nel 1975.

Trascorsi gli inevitabili anni di “gavetta” tra supplenze e nomine temporanee, superò il Corcorso ordinario per il ruolo e divenne docente di Matematica e Scienze naturali presso la Scuola Media “Besozzi” di Vigevano.

Dagli anni Novanta chiese e ottenne il trasferimento presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Einaudi” di Mortara dove trascorse il resto della sua “missione” di insegnante di Matematica e Fisica sino al pensionamento, al termine dell’anno scolastico 2008-2009.

Ancora bambino scoprì la passione per la musica, quella classica in particolare e, insieme all’amico Santino, oltre al canto, intraprese lo studio del pianoforte che continuò in seguito da solo, come autodidatta.

Dal 1970, su invito del Canonico Prevosto di S. Lorenzo Don Mario Calvi, ricoprì il ruolo di organista della Basilica Laurenziana, succedendo a illustri Maestri, quali, a ritroso, Mario Corti ed Ettore Schinelli.

Rimasto solo in famiglia all’inizio degli anni Duemila a causa della scomparsa di papà Luigi e mamma Francesca, si dedicò “in toto” alle sue uniche due ragioni di vita: l’insegnamento e la musica.

L’esperienza viva in seno alla Corale Laurenziana aveva contribuito nel tempo  a far maturare in lui non solo la raffinatezza e l’efficacia dell’esecutore, ma pure l’estro e la profondità del compositore.

Nei quarant’anni di Direzione artistica del sodalizio laurenziano si trovò infatti a comporre diverse “Messe” per coro a quattro voci dispari e organo (la “Messa Solenne” del 1971,  la “Messa Corale” del 1973, la “Cristo Redentore” del 1976, la “Missa Ecumenica” del 1979), numerosi mottetti ( “Tu es Sacerdos” del 1973, “Veni, sponsa Christi!” nel 1975, “Vergine e Madre” nel 1978, “Madonna delle grazie” nel 1987, “Canto sacerdotale” nel 1990, “Cantico di Maria” nel 1990, “In Te, Domine, speravi” nel 1995, “Tota pulchra” nel 2000, “Vieni, o Veneranda” nel 2005, “Salmo 26” nel 2010) e un’incredibile serie di adattamenti e revisioni di brani classici, lirici e liturgici finalizzati all’esecuzione da parte della “Laurenziana”. Era sua convinta abitudine dichiarare: “Compongo musica solo per il mio coro: se non ci fosse la Corale Laurenziana ad eseguire le mie composizioni, esse rimarrebbero soltanto dei segni sterili sulla carta”.

La sua straordinaria sensibilità di uomo e di musicista, così come la sua solidissima fede, nelle sue composizioni e nei suoi arrangiamenti musicali si intrecciano alle armonie dei numeri e alle simmetrie della matematica, quasi a fondere la competenza professionale con l’esperienza artistica.

Mauro si schermiva con modestia di fronte ai complimenti per le sue esecuzioni: “Non sono né compositore né organista – diceva – ho bisogno di emozioni forti per comporre e suonare; allora mi rendo conto di essere solo uno strumento, l’ispirazione mi viene dall’alto”.

Gli amici e i colleghi lo ricordano come l’incarnazione dell’essenzialità, del garbo, della misura, doti avvalorate dalla sottile ironia che spesso faceva capolino tra l’arguzia e il realismo delle sue battute.

Per tante persone è stato un grande amico, sincero, entusiasta e disponibile. Attraverso il suo fare pratico, di chi dà il giusto valore a tutto, dimostrava di aver compreso che la felicità dipende solo dal fare ciò che amiamo e non dalle grandi cose. Trasmettendo la sua voglia di vivere, non appariva mai davvero arrabbiato, ciò non era tratto del suo carattere. Lo erano invece la semplicità e una grande sensibilità d’animo.

Egli non ha dunque trattenuto per sé il talento musicale di cui il Signore lo aveva dotato, ma lo ha reso fecondo facendolo diventare a sua volta dono per gli altri, specialmente per la sua Parrocchia: per la Basilica di S. Lorenzo ha messo totalmente a disposizione la sua altissima competenza musicale, così da donare alle celebrazioni liturgiche una dignitosa solennità, raccolta e insieme gioiosa, come pure alle manifestazioni concertistiche un’ impostazione professionale e suggestiva.

Un dono, un patrimonio da conservare e valorizzare sono le sue composizioni di musica sacra, caratterizzate da alto valore artistico e da tangibile aderenza al mistero celebrato nella liturgia; vivissime nel ricordo di tutti resteranno le sue impareggiabili esecuzioni musicali, suonate con rara maestria e con  ferventi palpiti di amore impressi sulle tastiere dell’organo “Mascioni”, al quale era legato da una tenerezza quasi sponsale.

L’omaggio più vero e più grande che oggi i suoi coristi e l’intera Comunità Laurenziana possano rendere al M° Mauro Ziglioli è quello di continuare a far vivere la realtà musicale e corale a cui egli si è dedicato con passione e abnegazione e a incarnare i valori da lui stesso trasmessi e coltivati nei suoi quarant’anni di attività al servizio della fede e dell’arte.

 
 
ASSOCIAZIONE CORALE LAURENZIANA MORTARA - PIAZZA MONSIGNOR DUGHERA, 7 - 27036 - MORTARA - PAVIA - info@coralelaurenzianamortara.com
 
 
 
 
 
 
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